Le previsioni economiche del Fondo Monetario Internazionale. Evidenti i primi segni del ritardo dell’Europa rispetto a USA e Cina.
Il Fondo Monetario Internazionale pubblica le previsioni economiche che mettono anche in discussione le stime dell’Italia contenute nella Nota di aggiornamento al Def.
Le previsioni economiche del Fondo Monetario Internazionale
Fmi mostra quelli che sono gli effetti dell’emergenza coronavirus, che di fatto ha messo in ginocchio quasi tutto il mondo. Nel secondo trimestre del 2020, evidenzia il Fondo Monetario Internazionale, si contano 400 milioni di posti di lavoro a tempo pieno persi rispetto al 2019.
Le buone notizie interessano il mondo della produzione industriale, che in effetti ha fatto registrare una ripresa considerevole dopo la fase più dura dell’emergenza sanitaria, quella caratterizzata dai lockdown nazionali.
Per il 2020 si stima una contrazione dell’economia globale del 4.4%. Dati che evidenziano la gravità del momento storico. Basti pensare che si tratta di un rendimento senza precedenti dal 1945. Senza una nuova ondata di coronavirus, il prossimo anno dovrebbe registrarsi un rimbalzo del 5,2%.
La zona Euro
La situazione è particolarmente complicata per la zona Euro. Nelle sue previsioni economiche il Fondo Monetario Internazionale evidenzia come l’Europa inizi a mostrare il ritardo nei confronti di Stati Uniti e Cina. Fmi prevede per l’Eurozona una caduta dell’8,3%, il doppio circa di quella prevista per gli Stati Uniti.
La situazione dell’Italia
Per quanto riguarda il panorama europeo, per la Germania si prevede un ritorno alla normalità in un anno e mezzo circa. In Italia invece la situazione è decisamente più complicata. FMI stima una perdita del 10,8% del prodotto in termini reali, con un rimbalzo del 5,2% nel prossimo anno. Stime inferiori rispetto a quelle proposte dal governo italiano.